Gli Spettacoli

La Cantatrice Calva di Eugène Ionesco

« Scrivendo questa commedia (poiché tutto ciò si era trasformato in una specie di commedia o anticommedia, cioè veramente la parodia di una commedia, una commedia nella commedia) ero sopraffatto da un vero malessere, da un senso di vertigine, di nausea. Ogni tanto ero costretto ad interrompermi e a domandarmi con insistenza quale spirito maligno mi costringesse a continuare a scrivere, andavo a distendermi sul canapè con il terrore di vederlo sprofondare nel nulla; ed io con lui. »

Eugène Ionesco

 

Note di Regia:

La nostra compagnia teatrale ha la cattiva abitudine di cimentarsi, ogni anno, in sfide sempre piu complesse, assurde e fuori portata. Questa volta abbiamo pericolosamente deciso di metterci alla prova, senza preoccuparci di esserne o meno all’altezza, con uno degli spettacoli più intriganti di Eugène Ionesco. Ci siamo imbattuti in quelli che a nostro avviso sono da sempre i nodi esistenziali dell’uomo: l’ipocrisia dei rapporti, la paura della routine, la banalità delle convenzioni sociali e soprattutto la difficoltà nel dare un senso all’esistenza. Questo spettacolo è la rappresentazione paradossale di ciò che accade quando il linguaggio perde di significato e il luogo comune diventa una comoda prigione in cui rifugiarsi, al riparo da ogni autentica comunicazione. Per quanto ci riguarda, la scelta è stata quella di proseguire sulla linea  dell’ambiguità racchiusa nel significato stesso dello spettacolo: quindi, nella nostra follia, non abbiamo fatto altro che assecondare il volere dell’autore sottolineando uno scenario comico-grottesco in cui i protagonisti recitano le proprie vite dialogando sul nulla. La parte più geniale di questa messa in scena, consiste nella libertà dei personaggi di rappresentarsi come meglio credono, poichè qualunque sia la loro chiave di lettura, saranno sempre intrappolati nelle loro abitudini, nelle figure retoriche che rappresentano e in quella che è la gabbia delle emozioni umane spesso insensate e contraddittorie. Ed è proprio questa sottile linea tra ironia e tristezza, tra frivolezze e pesanti verità che ci ha fatto avvicinare al teatro dell’assurdo; vi proponiamo perciò di seguirci in questo folle viaggio alla ricerca di un vero perché.

Lucrezia Coletti
 

Recitano:

Il signor Smith - Edoardo Massa
La signora Smith - Lucrezia Coletti
Il signor Martin - Fabio Ferrazza
La signora Martin - Emanuela Larosa
Mary - Martina Malfitana
Il pompiere - Radu Pislaru

Tecnici e Altri Contributi:

Voce Registrata - Matteo Bruno
Scene, Costumi e Trucco - Eleonora Casciani
Disegno Luci e Audio - Fabio Durastante

Brochure, locandine e altro materiale:

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Estratto video: